Il tè, e il riso e i villaggi antichi

15 giorni/14 notti - Divertirsi inseme

Relax

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Natura

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Cultura

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Storia

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Prezzi a partire da 950 euro a persona

Descrizione:

Un altro viaggio, un altro modo per andare alla scoperta del patrimonio storico, culturale e naturale del Vietnam. Inoltrandovi nell’atmosfera suggestiva delle montagne del nord, con la sua natura incontaminata, attraversando i sentieri alla scoperta dei villaggi tradizionali, conoscerete le più antiche etnie del Paese, popoli diversi, ma profondamente ancorati alle proprie credenze e alla propria libertà.
Al centro del viaggio abbraccerete con lo sguardo le splendide risaie e le coltivazioni del tè, prodotti chiave dell’economia vietnamita. Senza dimenticare la storia del Vietnam che vi avvolgerà nell’antico villaggio rurale sulle rive del Fiume Rosso.

E infine, la parte dedicata al Vietnam più classico: Hanoi, Baia di Halong, Hoi An, Saigon e il Delta del Mekong. Un viaggio questo, che colmerà di ricchezza cuore, mente e spirito.

In evidenza:

Scopri le particolarità villaggio di Duong Lam, il più antico del Vietnam

Ammira la bellezza dei fiori bianchi della Camellia Sinensis (pianta del tè)

Cammina lungo i sentieri attorno a Sapa per scoprire usi e costumi delle etnie del Nord

Lasciati incantare e poi fotografa le immense terrazze coltivate di riso di Mu Cang Chai

Vivi l’esperienza di una notte in treno per ammirare la natura alla luce delle stelle

Viaggia a bordo delle giunche tradizionali per ammirare l’incantevole Baia di Halong e le sue isole

Respira l’aria e il caos dei mercati galleggianti del Delta del Mekong

Programma:

1° Giorno: Arrivo ad Hanoi

2° Giorno: Visita di Hanoi

3° Giorno: Hanoi – Villaggio antico di Duong Lam – Hanoi

4° Giorno: Hanoi – Muong Lo

5° Giorno: Nghia Lo – Mu Cang Chai

6° Giorno: Mu Cang Chai – Sapa trekking

7° Giorno: Sapa trekking – treno per Hanoi

8° Giorno: Hanoi – Baia di Halong

9° Giorno: Halong – Hanoi – volo per Da Nang – Hoi An

10° Giorno: Hoi An visita – Santuario di My Son

11° Giorno: Hoi An – Hue visita

12° Giorno: Hue visita – volo per Saigon

13° Giorno: Saigon – Ben Tre – Can Tho

14° Giorno: Can Tho – mercato galleggiante – Saigon

15° Giorno: Saigon visita – ritorno in Italia

Fatti del viaggio:

Stile del viaggio: Cultura


Durata: 15 giorni/14 notti


Periodo migliore: L’itinerario è consigliato da aprile ad ottobre


Partenza/Fine: Hanoi/HCMC


Tipologia di alberghi: Hotel 3/4 stelle oppure Homestay


Guida in italiano e macchina privata come indicato nel programma

Incluso

Itinerario dettagliato:

Arrivo previsto nel primo pomeriggio all’Aeroporto Internazionale di Hanoi, dove ad accogliervi ci sarà la guida della nostra agenzia per il trasferimento in hotel a bordo di un’auto privata. Dopo esservi sistemati nelle camere, avrete a disposizione il resto del pomeriggio per riposare oppure iniziare a scoprire la capitale del Vietnam.


N.B. il volo suggerito, che fa da riferimento per i servizi di trasferimento offerti, è quello della Qatar Airlines che arriva alle ore 14.05.


Curiosità: Hanoi è la capitale del Vietnam fin dall’anno 1010. Tuttavia, nel 1802 durante il regno dei 13 imperatori della dinastia Nguyễn, la capitale fu spostata ad Hue fino al 1945. Hanoi è situata nel nord del Paese sulla riva destra del Fiume Rosso, a circa 130 km dalla sua foce nel golfo del Tonchino. Il nome della città nel corso della storia ha cambiato più volte il suo nome, fino ad assumere quello attuale nel 1831. Il paesaggio di Hanoi è caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi (come Lago di Hoan Kiem) e da diversi edifici religiosi, principalmente confuciani e taoisti (il Tempio della Letteratura e il Tempio Ngoc Son). Caratterizzata da paesaggi incantevoli e da una popolazione cordiale e accogliente, la città offre un’atmosfera che mescola tratti orientali con quelli occidentali risalenti al periodo coloniale.


Tour te risaie e villagi 1.1 Tour te risaie e villagi 1.3 Tour te risaie e villagi 1.2

Il primo giorno del nostro tour lo dedichiamo alla visita della città. Ci rechiamo per primo al Mausoleo di Ho Chi Minh, dove è conservato il corpo del leader rivoluzionario e dove i vietnamiti si recano in pellegrinaggio; a seguire visitiamo l’imponente Palazzo Presidenziale con il suo grande parco dove è collocata la Casa su Palafitte di Ho Chi Minh. La visita poi prosegue verso uno dei simboli della città, la Pagoda Chua Mot Cot, storico tempio buddista risalente al 1049 e costruito su un unico pilastro circondato da un laghetto che rappresenta la purezza del Fiore di Loto (è un simbolo di purezza). La mattina termina con la visita al Tempio della Letteratura, l’antichissima università fondata nel 1070 in onore di Confucio per rendere omaggio a studiosi e letterati. All’interno del complesso è presente un bacino artificiale denominato il “Pozzo della Chiarezza Divina”.



Dopo pranzo ci rechiamo prima alla Pagoda di Tran Quoc, il tempio buddista più antico di Hanoi, poi attraversiamo senza una meta precisa il grande mercato del Quartiere Vecchio che, con le sue 36 strade ognuna specializzata in un solo tipo di prodotto, è il vero cuore pulsante della capitale.



Curiosità: all’interno del parco del Palazzo Presidenziale, percorrendo un vialetto di alberi di mango, si arriva alla casa costruita su palafitte dove Ho Chi Minh lavorò e visse dal 1958 al 1968. La casa, molto spartana, si nota soprattutto per il marcato contrasto con il Palazzo, al contrario molto ricco di decorazioni. Sei anni dopo la morte del leader rivoluzionario, avvenuta nel 1969, la città di Saigon venne ribattezzata Ho Chi Minh City in suo onore.


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Dopo colazione raggiungiamo il villaggio di Duong Lam, il più antico del Vietnam, con una storia di 1200 anni: due dei primi Re vietnamiti, Phung Hung (761-802) e Ngo Quyen (896-944) sono nati a Duong Lam. Al villaggio ci prendiamo del tempo per fare una passeggiata e scattare fotografie. Le case, alcune costruite più di trecento anni fa, sono fatte in mattoni di  laterizio, una specie di pietra diffusa in questa zona, e piastrelle, dello stesso materiale, per il tetto curvo. Ogni casa possiede anche un bellissimo cortile, spesso usato per conservare vino di riso in enormi vasi di argilla. A seguire visitiamo alcune famiglie locali e nel pomeriggio ci rechiamo alla Pagoda Mia, particolare e bellissimo esempio di architettura tradizionale con il suo tetto molto basso sorretto da una magnifica cornice e il suo portico a tre ingressi. Sul finire della giornata facciamo ritorno ad Hanoi.



Curiosità: della Pagoda Mia non si conosce la data di costruzione. Nel 1692 però, Ngoc Dong, una concubina di terzo grado di Lord Trinh Trang (1623-1657), scoprì il santuario completamente abbandonato e in rovina, così raccolse i fondi per farlo restaurare. Ospita 287 statue d’arte di tutte le dimensioni: 6 statue di bronzo, 106 statue di legno, terracotta e jackfruit (anche conosciuto come Giaco, frutto di una pianta esotica) e 174 statue di bronzo d’oro. All’interno della Pagoda è custodita anche la statua chiamata “Regina Mia”, costruita dagli abitanti del villaggio per celebrare gli sforzi compiuti da Ngoc Dong per il restauro.


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Al mattino presto partiamo per Muong Lo, un tipico villaggio costruito con le caratteristiche case su palafitte in legno e bambù. La provincia di Yen Ba, dove risiede l’etnia Thai, è poco conosciuta dal turismo e questo facilita la spontaneità della popolazione con i pochi turisti che la visitano. La zona attorno al villaggio è considerata uno dei principali granai del Vietnam e dove il mais e il riso vengono coltivati in più cicli produttivi durante tutto l’anno. Faremo una sosta a Thu Cuc per visitare le piantagioni di tè e dopo entriamo nella valle Phu Yen. Dopo il pranzo che consumiamo in un ristorante locale, raggiungiamo Moung Lo, centro principale dei Thai, dove il riso viene coltivato da più di 700 anni e dove le risaie, gli orti e i villaggi sorgono ai piedi delle montagne. E’ un’usanza piuttosto diffusa nelle generazioni meno giovani tingere i denti di nero in segno di bellezza. Il colore viene ottenuto con particolari tinture di origine vegetale. A seguire ceniamo presso una famiglia locale.  


Curiosità: l’etnia Thai emigrò fra il VII e XIII secolo, è il terzo gruppo etnico più grande nel Vietnam e si distingue fra Thai Bianchi, Neri e Rossi. Costruiscono i loro  villaggi nelle terre fertili con fiumi e corsi d’acqua per facilitare la coltivazione del riso, lo scambio di prodotti con altre etnie e gli spostamenti. I Thai Bianchi, così come le altre etnie, si differenziano per il colore dei costumi delle donne (bianchi o indiaco oppure viola chiaro), con scollo a “V” e turbante bianco e per lo stile con cui raccolgono i capelli. Particolarmente abili e dotati tanto nella tessitura quanto in cucina, i Thai usano molto grigliare e speziare i loro cibi, per esaltarne il gusto e il profumo.


Tour te risaie e villagi 4.1 Tour te risaie e villagi 4.2 Tour te risaie e villagi 4.3

Oggi la strada ci conduce lungo la catena montuosa Hoang Lien Son, la più alta dell’Indocina da dove, raggiunto il villaggio di Tu Le, parte il nostro trekking. Le popolazioni locali che incontriamo sono molto spontanee, cordiali e socievoli, perché poco abituate a vedere gli stranieri poiché la zona è situata ai margini dei circuiti tradizionali. Le dolci colline color smeraldo, gli straordinari panorami e gli affascinanti villaggi tradizionali sono solo una parte di ciò che scopriamo lungo la strada. Abbiamo la possibilità di scattare foto e ammirare il panorama suggestivo fino all’ora di pranzo, che consumiamo a Tu Le. Subito dopo ci avviciniamo al passo di Khau Pha, dove visitiamo il villaggio di La Pan e attraverso il valico a 1550 metri, raggiungiamo la regione di Mu Cang Chai luogo in cui ogni anno, alla fine di settembre, si tiene il Bay trên mùa vàng” (sorvolo sui campi d’oro), la festa della celebrazione del riso maturo.


Curiosità: il passo di Khau Pha è situato a 1200 metri sul livello del mare, si snoda per circa 30 chilometri ed è uno dei quattro passi più suggestivi del nord del Vietnam. La strada per raggiungerlo è particolarmente accidentata e tortuosa, a causa del passaggio fra le montagne e la giungla inviolata e le nuvole che ricoprono la zona. Il nome Khau Pha in lingua thailandese significa “corno”, proprio per il modo in cui la montagna spunta dalle nuvole. E’ considerato luogo sacro per la popolazione locale. La vista spettacolare sui campi terrazzati e il panorama mozzafiato, lo rendono una meta perfetta per la fotografia e il paracadutismo.

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Dopo colazione partiamo per Sapa. Lungo il tragitto visitiamo la valle di Than Uyen, particolarmente suggestiva per fotografare le risaie. Lungo il tragitto faremo un’altra sosta per regalarci altri scatti incantevoli, godere dell’aria balsamica di montagna e contemplare la meravigliosa Fan Xi Pan, la cima più alta dell’Indocina (3143 m.). Arriviamo a Sapa e la temperatura cambia completamente perché situata a 1650 metri sul livello del mare. Scopriamo che Sapa non è solamente un luogo ideale per rilassarsi, grazie al suo clima moderato e ai bellissimi paesaggi di montagna, ma è anche un importante centro di coabitazione delle varie etnie montane, anche se all’apparenza sembra difficilissimo distinguere le une dalle altre, per le impercettibili sfumature dei costumi, dei monili, nel modo dì truccarsi e acconciarsi i capelli. Dopo pranzo ci avviamo per un’escursione a piedi verso i loro villaggi e per scoprire in maniera più approfondita la ricca tradizione e lo stile di vita di queste popolazioni. Percorriamo a piedi i villaggi di Ma Tra e Ta Phin dove le varie etnie H’Mong, Dao, Dzay convivono in armonia, con l’opportunità di scattare particolari e uniche fotografie prima di raggiungere Sapa.


Curiosità: nei pressi di Sapa è situata una valle, famosa per le sue risaie dorate e le verdi terrazze di riso, le foreste incontaminate, le cascate, i ruscelli e le maestose montagne: è la Valle di Muong Hoa, che ad ogni stagione regala ai visitatori colori brillanti, paesaggi affascinanti e percorsi a piedi per esplorare i villaggi e conoscere la popolazione locale. La natura inalterata della Valle custodisce anche un campo di pietra antica scolpita con forme e incisioni dal sentore spirituale e sconosciuto.  E’  stato riconosciuto dal Ministero della Cultura e del Turismo come monumento storico nazionale nel 1994.


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Dopo colazione lasciamo Sapa e partiamo per un altro giorno di trekking che ci porta, come prima tappa, al villaggio di Y Linh Ho, dove fotografiamo le splendide terrazze di riso ed entriamo nelle tipiche case dell’etnia H’mong nero. Dopo la visita riprendiamo il cammino per raggiungere il villaggio di Lao Chai San dove, questa volta incontriamo e conosciamo l’etnia dei Dao rosso. A pranzo ci fermiamo presso una famiglia dell’etnia H’mong e gustiamo i loro caratteristici piatti locali. In pomeriggio riprendiamo il nostro cammino fino al villaggio di Ta Va dove la guida ci spiegherà il “progetto del villaggio comunitario” adottato dalle popolazioni della zona, e anche la differenza fra la cultura dell’etnia H’mong nero e quella Giay. Infine con un’auto privata, arriviamo alla stazione di Lao Cai dove ci attende il treno per Hanoi.


Curiosità: l’etnia Giay originaria della Cina, si è insediata in Vietnam circa due secoli fa per sfuggire alle persecuzioni. Da allora vivono in villaggi nelle zone di montagna dove coltivano riso, verdure e legumi, spesso in case su palafitte, anche se nelle zone vicino ai campi coltivati le costruiscono al livello del suolo. La loro specialità è la lavorazione delle piastrelle e la tessitura di cestini, ma anche quella del cotone e la lavorazione di metalli e gioielli d’argento. Possiedono un vasto patrimonio di storie, detti popolari, massime, canzoni, leggende. In ogni villaggio di Giay c’è una “foresta proibita” dove l’albero più grande è considerato sacro. Due volte l’anno lo spirito del villaggio viene adorato ai piedi dell’albero e per l’occasione in tutta la zona del villaggio è precluso l’ingresso ai visitatori. 


N.B. Il treno parte da Sapa alle 22:00 e arriva ad Hanoi alle 06:00. La colazione verrà fatta all’arrivo ad Hanoi. 



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Arriviamo alla stazione di Hanoi e dopo la colazione proseguiamo lungo un percorso che si snoda attraverso incantevoli aree rurali verso la Baia di Halong, situata nel golfo del Tonchino e Patrimonio dell’Umanità dal 1994, il cui nome significa “dove il drago scende in mare”. Giunti nella località di Halong, partiamo per una crociera a bordo di una giunca tradizionale costruita in legno, che abbina la bellezza classica con il moderno comfort. Sono disponibili cabine private dotate di servizi. Il pranzo è servito a bordo. Il pomeriggio lo dedichiamo ad attività varie: nuoto, canoa, pesca, visita alle grotte della Baia. Pernottamento sulla barca.

Curiosità: l’isola di Titov prende il suo nome da quello dell’astronauta sovietico Gherman Stepanovich Titov, che visitò l’isola insieme al presidente Ho Chi Minh nel 1962. Rimasto profondamente impressionato dalla bellezza e dal fascino dell’isola e dalla cordiale ospitalità del popolo vietnamita, Titov scrisse un messaggio nel libro dei ricordi del Consiglio dell’Amministrazione della Baia di Halong: “Il mio più profondo ringraziamento al destino, che mi ha permesso di tornare in questa minuscola isola”. Nel giugno 1997, Titov ha mantenuto la sua promessa: tornò in Vietnam e sull’isola dopo 35 anni.

Oltre allo splendido scenario naturale, l’isola di Titov possiede anche una spiaggia a mezzaluna molto suggestiva, e anche se piccola, è molto rilassante, con sabbia bianca e acqua blu limpida e tranquilla. L’isola di TiTov è una delle destinazioni perfette nella Baia di Halong per nuotare, fare kayak e arrampicarsi.


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Imperdibile è l’alba sulla Baia, una magia che non possiamo mancare di vedere, con la luce che illumina tutta l’insenatura e colora il cielo di splendide sfumature. E, per chi è interessato, c’è l’opportunità di praticare una lezione di Tai Chi. Proseguiamo con le nostre attività per il resto della mattinata, prima di tornare all’imbarcadero e prendere il mezzo privato per raggiungere l’aeroporto di Hanoi, dove ci aspetta il volo per Da Nang. Una volta atterrati, con un mezzo privato, raggiungiamo Hoi An. Il resto del tempo è libero per andare alla scoperta della città.


Curiosità: Hoi An, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1999, si trova nella provincia di Quang Nam. È stato un importante centro commerciale del XVI secolo, quando si insediarono cinesi, giapponesi, indiani e olandesi. In origine la città era separata rispetto all’insediamento giapponese, ma rimaneva collegata attraverso il “Ponte Giapponese”, l’unico ponte al mondo con un tempio buddista al suo interno. La città era nota anche a francesi e spagnoli ed è stata una delle prime città a conoscere il cristianesimo nel XVI secolo.


Un’attrattiva particolare della città è il Festival delle Lanterne con la luna piena, che si svolge ogni mese per rendere onore agli antenati. È usanza scambiarsi fiori, candele e frutta come augurio di prosperità e buona fortuna.



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Lasciamo Hoi An dopo colazione e andiamo a visitare il Santuario di My Son, i cui monumenti sono le più importanti costruzioni rimaste dell’antica civiltà Champa, che un tempo regnava nella parte centrale del Vietnam. Il complesso, situato nella Valle di My Son, era considerato territorio degli dèi, in quanto centro culturale e religioso della civiltà e per questo abitato solamente da sacerdoti e servi delle divinità. Dopo la visita al santuario, il resto della giornata lo dedichiamo alla scoperta della bellezza antica di Hoi An: il Ponte Giapponese, il tempio Kien An Cung, la Casa Antica Phung Hung, la Casa Tan Ki, il mercato di Hoi An e il Laboratorio di Seta.


Curiosità: quella di My Son è una delle migliori testimonianze della civiltà induista in Vietnam. I templi si trovano nella provincia di Quang Nam, nel Vietnam centrale, in una valle larga circa due chilometri e circondata da due catene montuose. Nel 1832 l’allora imperatore del Vietnam Minh Mang conquistò i territori del regno di Champa e negli anni seguenti il sito cadde in rovina, abbandonato, lasciando spazio alla natura di crescevi intorno. Nel 1898 però le rovine furono riscoperte da alcuni archeologi francesi. Purtroppo, a causa dei bombardamenti americani che, durante la guerra, si abbatterono sui templi, il sito risulta molto danneggiato, per questo oggi sono rimasti solo 18 templi. Nel 1999 il santuario di My Son è diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.


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Lasciamo Hoi An e ci dirigiamo verso Hue, ma prima ci fermiamo per fotografare il suggestivo paesaggio del Passo delle Nuvole, dove i venti che impattano sulle montagne creano particolari nebbie che avvolgono la zona con bianche nuvole, da cui ha origine il nome. Pranzo libero alla Laguna di Lap An e poi il viaggio prosegue fino alla Città Imperiale di Hue, dove vedremo il Mausoleo Imperiale di Tu Duc e il Villaggio dell’Incenso, e infine la Pagoda di Thien Mu (anche chiamata Celeste Signora) che si trova su una collina vicino al Fiume dei Profumi e rappresenta il simbolo della città.


Curiosità: la città sorge lungo le rive del Fiume dei Profumi e fu fondata nel 1687 prendendo il nome di Phu Xuan, divenendo la capitale della parte meridionale del Vietnam nel 1744. Fu ancora capitale del Vietnam dal 1802 al 1945 sotto il regno dei 13 imperatori della dinastia Nguyen. Nel 1802 l’imperatore Nguyen An ne fece la capitale dell’intero Paese e cambiò il suo nome in Hue. Il Buddismo è praticato molto più intensamente che in altre città del Vietnam e per questo è una delle mete principali per i praticanti.


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La giornata inizia con la visita al mercato di Dong Ba e prosegue ancora nella Cittadella Imperiale. A seguire ci rechiamo in visita al Mausoleo di Minh Mang. Raggiungiamo poi il villaggio di Thuy Bieu, particolarmente famoso per il Pomelo, che da noi si chiama Thanh Tra, il più antico agrume coltivato dall’uomo, con la buccia verde e un odore raffinato. Viene ritenuto una delle tre specie da cui derivano tutti gli altri agrumi oggi conosciuti, assieme al cedro e al mandarino. Ogni primavera, il fiore aromatico bianco del Pomelo sboccia e riempie i giardini del villaggio. Inoltre il villaggio conserva ancora uno dei mestieri tradizionali del Vietnam: i bastoncini di incenso, che per chi vorrà sarà possibile sperimentare. Infine, ci rechiamo presso una famiglia locale dove, dopo un massaggio rigenerante ai piedi a base di erbe aromatiche, consumiamo il pranzo. Nel pomeriggio raggiungiamo l’aeroporto di Hue per dirigerci a Saigon.


Curiosità: Ho Chi Minh, nome corretto di Saigon, nasce come piccolo villaggio di pescatori, originariamente era conosciuta come Prei Nokor e si trovava in una zona paludosa abitata dal popolo Khmer. Con lo stanziamento dei vietnamiti del nel secolo XVII divenne conosciuta come Saigon. La città venne anche influenzata dai francesi durante la loro occupazione coloniale del Vietnam, e diversi dei suoi edifici più importanti riflettono questa influenza, La fine della guerra del Vietnam nel 1975, consentì ai liberatori di rinominare la città dedicandola al padre fondatore del Paese, Ho Chi Minh. Il nome Saigon oggi indica solo l’odierno “Distretto 1” della città.

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Oggi ci aspetta una caratteristica escursione lungo il Ham Luong, uno dei principali affluenti del fiume Mekong, che viene considerato “il più grande cesto di riso del paese”. Dalla barca osserviamo la vita quotidiana delle popolazioni che vivono lungo il fiume, con le loro fattorie galleggianti per l’allevamento del pesce e le fabbriche per la costruzione dei tradizionali mattoni fatti di argilla, carbone e torba. Visitiamo anche un laboratorio per la lavorazione della noce di cocco, per capire come ogni più piccola parte del frutto si trasforma in prodotto. Insieme ad una famiglia locale entriamo nel laboratorio per la tessitura a mano delle stuoie di cocco. Saliamo su un Tuk-tuk, il pittoresco taxi a tre ruote, e raggiungiamo una tipica casa dove gusteremo i prelibati piatti della cucina del Sud. In pomeriggio a bordo di una “gondola” attraversiamo i numerosi piccoli canali per osservare la vita tranquilla degli abitanti del luogo. Raggiungiamo quindi Can Tho.


Curiosità: Il fiume Mekong è uno dei simboli del sud-est asiatico capace di unire e dividere Paesi, culture e paesaggi. Il suo Delta, situato nella regione sud-occidentale del Vietnam, è caratterizzato dalla diramazione del corso del fiume in nove enormi braccia, motivo per cui è denominato “il Drago a 9 teste” e sfociante mar Cinese. In alcune aree, la sua biodiversità viene considerata unica al mondo. Il Delta del Mekong interessa un’area di ben 39,000km² con una popolazione di circa 15 milioni di abitanti. E’ famoso per l’allevamento del Pangasio, pesce di acqua dolce, esportato in tutto il mondo.

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Anche oggi prendiamo una barca e raggiungiamo Can Tho per visitare il mercato galleggiante di Cai Rang. Una caratteristica delle barche nel mercato galleggiante è il lungo palo, solitamente di bambù, molto alto, posto sulla prua delle imbarcazioni, al quale i commercianti appendono i loro prodotti per renderli visibili da lontano, dando la possibilità a tutti di non perderli di vista. In cima ai pali viene appeso il prodotto in cui il commerciante è specializzato: oggetti di artigianato, abiti e persino i piatti della cucina tradizionale vietnamita, come la tipica zuppa con spaghetti di riso “Bun” o “Hu Tieu”. Dopo il mercato galleggiante visitiamo un frutteto e un laboratorio di produzione degli spaghetti di riso. La giornata comprende anche l’antica casa di Binh Thuy dove è stato girato il film “L’amante” del regista Jean-Jacques Annaud.


Curiosità: Questo tipo di mercato è tipico nella maggior parte delle province del Delta del Mekong, esiste da molto tempo e rispecchia questo modo unico, diffuso in tutta la regione, di scambiare le merci sull’acqua. Di norma, un mercato galleggiante inizia molto presto, a volte addirittura prima dell’alba e termina alle primissime ore del mattino. Vengono venduti tutti i tipi di frutta e verdure, ma si possono trovare anche carne e pesce. 


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Nell’ultimo giorno di viaggio, dopo la colazione in hotel, dedichiamo l’intera giornata a visitare Saigon: ci rechiamo alla Pagoda dell’Imperatore di Giada, al Museo della Guerra del Vietnam, al Palazzo della Riunificazione, alla Chiesa di Notre Dame, al palazzo della Posta Centrale, lungo la via Dong Khoi e per ultimo al mercato di Ben Thanh. Pranziamo dove preferiamo in città e nel pomeriggio ci riserviamo del tempo libero per gli ultimi acquisti. Infine, in tempo utile, raggiungiamo l’aeroporto per il volo di rientro in Italia.


Curiosità: La Pagoda dell’Imperatore di Giada, costruita nel 1909, è nota per sculture in legno ad altezza naturale e le moltissime tartarughe che vi abitano. 
La Posta Centrale, costruito nel XX secolo, è un complesso caratterizzato dal tipico stile coloniale dell’epoca. Nella sala principale si possono ammirare due murali: uno raffigurante la mappa delle “Linee Telegrafiche del Vietnam meridionale della Cambogia nel 1892” e l’altra che rappresenta “Saigon e dintorni nel 1892”.
Il Mercato di Ben Thanh è una delle strutture più antiche ancora esistente ed è un importante simbolo della città.

Tour te risaie e villagi 15.1 Tour te risaie e villagi 15.2 Due donne in tradizionali Ao Dai vietnamiti camminano in un viale alberato, incarnando l'incanto culturale che Cocco Travel offre nei suoi tour in Indocina.

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